Non ci sono più le mezze stagioni. Quante volte abbiamo sentito e magari detto questa frase…
Il cambiamento climatico sta trasformando il mondo che conosciamo.
Ce ne accorgiamo ogni giorno dai disatri e sconvolgimenti che vediamo in ogni angolo del pianeta. Ma quanti di voi sanno che questi cambiamenti influiscono anche sui nostri pelosi in maniera determinante?!
Il cambio delle condizioni meteorologiche sta mettendo a rischio i nostri compagni di vita e sono sempre più frequenti i problemi come lo stress, i colpi di calore e l’aumento delle malattie infettive trasmesse dai parassiti.
Osserviamo tutti i giorni che il clima si sta facendo sempre più estremo, aumentando il rischio di catastrofi come inondazioni, siccità, tornado e incendi.
La temperatura nel mondo si sta alzando e modifica l’habitat dell’uomo e degli animali.
Tutto questo ha delle conseguenze anche sui nostri animali domestici.
Primo tra tutti l’aumento dei parassiti e l’estensione del periodo in cui questi pericolosi patogeni sono presenti.Esistono decine di specie microscopiche che si nutrono a scapito dei nostri pelosi.
Tra queste le principali sono: le pulci, le zecche, i pidocchi, gli acari della rogna, ma anche pappataci zanzare e mosche.
Come mai questi parassiti sono temibili per i nostri quattrozampe?
Perché sono dannosi non solo per il prurito che scatena il loro morso, a volte può addirittura causare gravi lesioni cutanee e ferite autoindotte per il grattarsi senza sosta,
Ma soprattutto per il problema ben più grave che possono provocare.
Cioè questi parassiti possono trasmettere pericolose malattie infettive non solo per i nostri quattrozampe, ma anche per noi umani.
Tra queste c’e’ la leismaniosi, la borrelliosi, detta anche malattia di lyme e la babesiosi, solo per citare le principali.
Piccola curiosita’, sapete che anche alcune celebrita’ famose come richard gere, ben stiller, justin biber, alec baldwin, avril lavigne, bella hadid o la nostra victoria cabello hanno contratto la malattia di lyme? Fortunatamente sono riusciti a superarla non senza difficolta’.
Ma torniamo ai nostri quadrupedi
Come fanno i parassiti a trasmettere questi patogeni?
Ciascuno ha il suo metodo, ma di base c’è sempre un pasto di sangue, perchè di parassiti pungitori parliamo. Le pulci ad esempio saltano sulla preda prescelta quando gli passa vicino. Le zecche si nascondono tra gli arbusti e l’erba per poi attaccarsi ad un animale quando passa o giace o si rotola, o si lasciano cadere dai rami al passaggio di un animale.
I pappataci, queste minuscole “zanzare” pelose, iniziano la caccia della preda al crepuscolo o al tramonto.
Le zanzare invece volano tutto il giorno alla ricerca del loro pasto.
Fatto sta che appena iniziano a pungere e a succhiare il sangue, possono iniziare a trasmettere all’ospite colpito, eventuali batteri, virus, protozoi o addirittura vermi come la filariosi.
Ma cosa c’entra il clima e il cambio delle stagioni?
L’alterazione delle stagioni sta creando le condizioni ideali per i parassiti.
Il clima influisce sulla sopravvivenza e sulla capacità riproduttiva dei parassiti, influenzando l’habitat di vita di questi patogeni, ma anche la distribuzione, l’intensità e il periodo di attività, inteso come aumento del numero di morsi durante l’anno.
L’aumento delle temperature fa si che i parassiti vivano più a lungo e si riproducono più rapidamente, e diverse specie prima “esotiche” si sono adattate a climi che in passato erano inospitali.
Molte zecche straniere, trasportate poi da uccelli migratori in arrivo dai paesi caldi, potrebbero trovare alle nostre latitudini condizioni ideali per stabilirsi e riprodursi portando malattie prima sconosciute.
Ad esempio pensiamo alla leishmaniosi, una malattia sostenuta da un protozoo trasmesso dalla puntura del pappatacio o flebotomo.
Fino a neanche 20 anni fa era una malattia dei climi caldi mediterranei, presente in italia soprattutto al sud e isole maggiori.
Ora invece e’ diffusa anche al nord italia e sono forse risparmiate le zone montane, ma ci sono focolai endemici in piemonte, lombardia veneto e friuli venezia giulia oltre ovviamente nella nostra emilia romagna.
Cosa possiamo fare allora per proteggere i nostri pelosi?
Dobbiamo adottare una strategia integrata tra le diverse azioni.
Innanzitutto la prima cosa importante da fare e’ individuare le zone a rischio per evitare i parassiti.
L’habitat delle zecche ad esempio sono i boschi o l’erba alta.
Le pulci invece prediligono i giardini e i luoghi all’aperto.
Rimangono in attesa ad aspettare alla loro fermata e quando vedono passare l’autobus saltano su e nel frattempo si fanno un bello spuntino per poi scendere alla fermata successiva, casa vostra!
Qui trovando un posticino incantevole, caldo e col giusto grado di umidità e di solito si trasferiscono fino a data da destinarsi, avendo a disposizione per tutto l’anno cibo variegato, ovvero cani, gatti e anche l’uomo e comodità, come tappeti, mobili, tessuti, anfratti, fessure e mille altri nascondigli domestici.
Le zanzare invece, come ben sappiamo, preferiscono le zone umide, come acquitrini, paludi, stagni e in ambito domestico, i sottovasi delle piante, le pozzanghere dei giardini.
La seconda cosa da fare per proteggere i nostri pelosi e’ usare prodotti antiparassitari tutto l’anno, non solo in primavera ed estate.
Su quale possa essere il prodotto migliore da applicare ho fatto un video, che trovate sul nostro canale YouTube.
Potete leggervi anche l’articolo dettagliato che ho scritto sul nostro sito
Vi metto anche il video che ho fatto su come applicare correttamente i prodotti antiparassitari, a seconda se utilizzate pipette spot on, spray o collari.
Il concetto chiave e’ associare prodotti antiparassitari a diverso meccanismo d’azione, agire quindi su tutti gli stadi del parassita, dalle uove alle larve, agli adulti,
Agire su tutti gli animali in contatto, Agire continuativamente.
Da ultimo, la terza cosa da fare e’ quella di tenere costantemente pulite le zone dove il tuo peloso passa la maggior parte del tempo, usando soprattutto l’aspirapolvere.
A tal proposito un consiglio “super” che voglio darvi e quello di mettere un collare antiparassitario all’interno del sacchetto dell’aspirapolvere, in modo da uccidere le pulci che vengono aspirate e che inoltre abbia anche effetto sugli stadi larvali.
Il cambiamento climatico non determina solo un aumento smisurato di casi di malattie infettive e di infestazioni parassitarie,
Ma i nostri animali soffrono anche per alterazioni del comportamento e dell’umore che il clima scatena.
Pensiamo ad esempio all’aumento delle fobie per i temporali, oppure all’aumento dei casi dei colpi di calore.
Le temperature elevate inoltre possono essere la causa di periodi di inappetenza, stress e ansia.
Un altro fenomeno sempre più evidente e’ il cambio della stagionalita’ nella riproduzione dei gatti.
Il gatto, anzi le gatte hanno un ciclo estrale stagionale legato al fotoperiodo, ovvero condizioni di luce e temperatura progressivamente maggiori determinano la comparsa dei calori.
Normalmente iniziano la stagione dei calori a fine gennaio metà febbraio per poi protrarsi fino alla fine di settembre,
Ma sono sempre più evidenti i casi di calori e gravidanze anche a ottobre-novembre, così come di gatte che hanno il primo calore già a dicembre.
Tutto questo è causa di stress sia per gli animali ma anche per l’uomo.
Il cambio climatico a cui assistiamo va perciò arrestato.
Ci rimane solo una scelta, cambiare stile di vita, adottare un nuovo punto di vista, fare scelte il più possibile sostenibili anche nella vita quotidiana.
Vorrei concludere questo video mostrandovi un’immagine scattata più di 30 anni fa dalla sonda voyager 1, quando aveva appena oltrepassato l’orbita di nettuno, a circa 6 miliardi di km dalla terra.
Prima di lasciare il sistema solare, gli scienziati girarono la sonda per riprendere per l’ultima volta, la terra.
Era il 14 febbraio del 1990, la cinepresa scattò 60 fotografie e 34 minuti dopo la fotocamera del voyager si spense per sempre.
Ci vollero quasi tre mesi affinché queste immagini giungessero alla nasa e delle 60 immagini riprese
Solo in tre di esse era riconoscibile la terra. Questo puntino che vedete nella foto sotto cerchiato di bianco... è la nostra casa, Noi siamo qui…
Un granello di polvere
Sospeso dentro un raggio di sole.
La nostra responsabilità è di preservare, proteggere e occuparci gentilmente di questo minuscolo, fragile, pallido puntino blu
L’unica casa che abbiamo mai conosciuto.